Psicoanalisi

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La psicoanalisi può essere definita, seguendone il rimando etimologico, l’analisi della psiche, un possibile approccio a questa indagine. Freud riferiva il termine da lui impiegato a una psicologia generale, a un trattamento (una forma di psicoterapia) e a un metodo di ricerca della vita psichica. Sono aspetti che si sovrappongono e che è difficile considerare separati tra loro. Di fatto la psicoanalisi dalla svolta del diciannovesimo secolo ha portato un cambiamento culturale che ha segnato e ridisegnato, con i suoi assunti di base, la psicologia clinica moderna. Come metodologia di indagine della psiche, attraverso la sperimentazione di modelli interpretativi, ha definito il proprio impianto teorico.

Nella clinica la pratica della psicoanalisi si prefigura come approccio alla comprensione di ciò che si muove all’interno dell’individuo, alle ragioni incomprese e profonde che hanno condotto alla vissuta condizione di sofferenza. Esiste una dimensione inconscia della psiche che condiziona i comportamenti, al di la della parte razionale e manifesta della volontà, una struttura che si configura fin dalle fasi iniziali e primitive della nostra vita. L’inconscio si struttura come linguaggio, come discorso che agisce sottotraccia ed influenza e spinge a comportamenti non voluti, disfunzionali e dolorosi.

Il lavoro di analisi non interviene sull’inconscio, non modificabile in quanto struttura, si limita a svelarne le tracce e le influenze; mentre invece può modificare la posizione della persona nei confronti del discorso inconscio.

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Vincenzo Vannoni administrator

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